Don Winslow in noir

Don Winslow è uno scrittore contemporaneo molto conosciuto e molto apprezzato.
Newyorkese trapiantato in California, ha svolto varie attività nel mondo dello spettacolo ed ha fatto anche, al pari di Dash Hammet, il capostipite della hard-boiled school, l’investigatore privato. La sua attività principale è diventata comunque la scrittura, che lo ha portato ad essere, come abbiamo già detto, uno degli autori di thriller più apprezzati.
Winslow alterna vari stili, cambiando anche radicalmente situazioni e ambienti. Ciò nonostante, nutre un’attenzione particolare per l’oscuro e “complicato” mondo del narcotraffico.
Da uno dei suoi libri incentrati sulla droga, l’altrettanto se non più famoso regista cinematografico Oliver Stone ha tratto Le belve, un film girato nel 2012.

Di recente, sul quotidiano La Repubblica, è comparsa un’intervista a Don Winslow da cui abbiamo tolto un estratto. Per la precisione quello che si riferisce alla risposta del Nostro alla domanda “E il suo maestro Raymond Chandler?”.
“Era un dio. Chandler per la prima volta ha dimostrato che nel poliziesco ci può essere poesia, stile
inarrivabile, lingua musicale, quasi jazz. Miei maestri sono anche Elmore Leonard, James M. Cain,
James Crumley, Jim Thompson e Lawrence Bloch” (La Repubblica del 13 giugno 2019, pag.33).
Se il giudizio su Chandler appare del tutto condivisibile, quello che suscita qualche perplessità, almeno in chi scrive, è la citazione che Winslow fa dei propri Maestri.
E ciò perché i romanzi di Winslow non sono veri e propri noir; e, volendo, neppure veri e propri polizieschi (1): Sono piuttosto dei romanzi-reportages, del genere del celebre Notizia di un sequestro, il romanzo-saggio di Gabriel Garcia Marques (2).
Opere che, per dirla con maggior precisione, mescolano realtà e finzione. E conciliano la professione di giornalista con quella di romanziere. Chandler, ma anche Thompson, per non parlare di Cain e di Crumley, non sono giornalisti, in nessun senso. Ed i loro lavori non sono saggi, non sono cronache a sfondo sociale: sono romanzi, opere di fantasia che dettano le regole di un nuovo genere letterario. Quello, per l’appunto, denominato noir.
Aggettivo a cui, per una volta almeno, non è associato un significato razzista o peggiorativo.

(1) Qui ovviamente non teniamo conto dei romanzi della serie “Le indagini di Neal Carey” e altri simili (le avventure del detective Boone Daniels o le indagini di Frank Decker, ad esempio). Non lo facciamo perché Don Winslow non è sicuramente ad essi che deve la propria fama e la propria notorietà, letteraria e non.

(2) Notizia di un sequestro è un libro scritto da Gabriel García Márquez pubblicato nel 1996. Nasce da un’attenta documentazione delle vicende legate al sequestro di dieci persone da parte di un gruppo di narcotrafficanti legati a Pablo Escobar; il libro si configura come un reportage, ma la narrazione dell’autore rende la lettura molto più simile ad un romanzo.

Luca Ariano, giugno 2019

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