PERCHÉ LO FACCIO

Prima di creare la pagina di Tintefosche ho riflettuto a lungo su quello che volevo scrivere. E sono giunto ad una conclusione irrevocabile: se avete qualche secondo da perdere cercherò di svelarne i motivi.
Pubblicherò dei racconti che nella loro essenza si ispirano al genere hard boiled. Un tipo di narrativa che è nata agli albori del secolo scorso e si è distinta subito dal giallo deduttivo per il fatto che fornisce una rappresentazione concreta del crimine e della violenza ritraendo la società per quello che effettivamente è. Non per ció che si vorrebbe.
Il termine originariamente nasce da un’espressione colloquiale: per un uovo, essere “hard boiled” equivale ad essere sodo, duro. Il classico detective del genere (come il Sam Spade di Hammett o il Philip Marlowe di Chandler), dunque, non si limita a risolvere i casi come fanno le loro controparti più tradizionali. Affronta il pericolo e rimane coinvolto in scontri violenti. Spade e Marlowe sono i due più importanti modelli grazie ai quali sono state elaborate le classiche caratteristiche del detective della categoria: impudente, freddo, irriverente.
L’irruzione di realismo che avviene a quell’epoca nel poliziesco “non può non fare i conti con la società, deve trattare di persone vere in un mondo vero” e lo sviluppo successivo del genere non ha mai potuto prescindere da questa semplice constatazione. Per questo stesso motivo chi condivide questo stile, a mio avviso, non potrà mai essere “fuori dal tempo”.
Ho scelto, in massima parte, la forma del romanzo “breve” che, a mio avviso, è quella che si adatta al meglio alle peculiarità della società moderna. Alcuni sono romanzi brevi “canonici”, cioè ripettano le indicazioni che potete ritrovare in qualunque descrizione sull’argomento. Poi ci sono quelli che non rispecchiano alcuna definizione conosciuta e che ho definito “istantanei”. Il tentativo è quello di creare una trama valida ed un finale azzeccato utlizzando il minor numero possibile di parole.
Per poter “eseguire” in maniera seria, lo dichiaro fin da subito, sarò costretto a sporcarmi le mani. Dovrò, e non solo da un punto di vista letterario, passare all’azione: osservare, analizzare, sperimentare e, solo alla fine di questo processo, provare a presentare gli avvenimenti, i protagonisti al centro della scena.
E non sarà solo cronaca… Se avete seguito il filo del ragionamento capirete che nulla sarà presentato in modo neutro, semplicemente perché nulla lo è.
Sarà una sfida ardua. Non pretendo certo di vincerla agevolmente e, forse, non ci riusciró nemmeno. L’unica certezza è che ho deciso di coglierla e, proprio come Spade o Marlowe, di giocarmela fino in fondo. Credo ne valga la pena.
Parafrasando un mito del noir, oggi non è più questione di esprimere giudizi, ma di eseguire sentenze. Per dirla in maniera neutra e impassibile, ciò che leggerete può essere riassunto in una riga: ecco il motivo per cui, in un modo o nell’altro, creperete tutti.

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