Gioco mortale

Racconto edonistico

Vide solo una parte della testa spuntare da dietro l’angolo fra via della Vita e via della Morte.
Non ebbe bisogno di puntare: sparò, così, d’istinto.
Colpì il bersaglio, ovviamente. Anzi, lo ridusse in mille pezzi. Che si proiettarono in tutte le direzioni, come un fuoco d’artificio senza colori.
Dell’Altro, invece, si accorse solo all’ultimo. Quando lui sbucò all’improvviso da un vicolo laterale di corso Agonia.
Il tipo aveva una pistola, puntata contro di lui, le dita quasi contratte sul grilletto. Dita che erano sul punto di emettere un verdetto definitivo: un verdetto fatale, inappellabile.
Non aveva altra strada: portò la mano alla pistola, o almeno cercò di farlo, in un estremo disperato gesto di rabbia e di paura.
Fu in quel momento, proprio in quel momento che poteva risultare vitale, che la luce andò via.
E il videogioco di quel bar di via della Noia si spense definitivamente.
Red 1

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