La legge dell’offerta

Fece irruzione nella mia stanza come una molotov scagliata contro un blindato della polizia.
Lui si chiamava Peter, Peter quelchevipare. Ed era il boss di una gang di trafficanti di droga della zona a nord della città. Inoltre, era un mio cliente. Il cliente cioè di un investigatore privato che, quando il conto in banca correva verso il rosso, non disdegnava fare da guardia del corpo anche ad una clientela poco raccomandabile.
– Frank, aiutami!-, mi urlò in faccia implorante.
– Ho alle calcagna quelli della banda di Costello: vogliono la mia pelle! Costello ha messo una taglia di diecimila dollari sulla mia testa. E loro la vogliono riscuotere subito…
– Siediti, Peter, siediti. E stai calmo: qui non ti cercherà nessuno, sei al sicuro..
Lo convinsi. Si rilassò, mi chiese del gin e, quando se lo stava portando alle labbra, con la mano che aveva smesso di tremargli, be’ fu allora che gli sparai a bruciapelo.
Prima di morire, fece in tempo a chiedermi:
– Perché l’hai fatto, Frank, perché…?
– Perché Castello mi ha promesso ventimila dollari e, come dovresti sapere, a certe proposte è un delitto dire di no…

Luca Ariano, agosto 2020

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