Sono innocente!

Sono innocente! Vi prego di credermi, sono innocente! Quante volte lo devo ripetere: io non c’entro, sono innocente, innocente!
Sì, è vero: il cervello di X è andato letteralmente in pappa quando faceva ritorno a casa. Dico così perché è noto che, il cervello di X, era come quello di un bambino.
D’accordo anche sul cuore di Y: per la prima volta nella sua vita, si è spezzato, visto che non aveva mai dato prova di avercelo.
Quanto a Z., non c’è dubbio che sia crepato sul lastrico della via principale della nostra città. Un lastrico come quello su cui erano finiti i clienti della sua banca oppressi e rovinati dai debiti.
Io, però, sono innocente! Dovete credermi: sono innocente!
Io, in fondo, sono soltanto una calibro 9 millimetri, una semplice immacolata pistola!
Uno strumento senza colpa alcuna, insomma. I veri “pistola” sono quelli che si sono serviti di me, quelli che, è il caso di dirlo, “mi avevano in pugno” senza che io me ne rendessi conto.
Avete ragione: non sono il primo e non sarò di sicuro l’ultimo. Ma perché prendersela con i pistola senza virgolette come me? Sono innocente!

Luca Ariano
Febbraio 2020

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